Musical. Dirty Dancing. 2015

“Nessuno può mettere Chicca in un angolo!”. Così recitava il bigliettino di auguri che accompagnava il regalo che mia sorella Ninni (Nicoletta, ndr) mi ha fatto per i miei 35 anni. Una poltronissima per il musical di Dirty Dancing al Gran Teatro a Roma. Che ve lo dico a fa’? Le mie coetanee e limitrofe non possono non ricordare quanto abbiamo provato all’epoca a ballare il mambo come Baby e a fare il salto. E quante di noi sono state innamorate di Johnny Castle (Patrick Swayze)? Beh io si. Quindi, nelle due settimane precedenti alla data dello spettacolo nella mia macchina si ascoltava solo la colonna sonora del film, con particolare attenzione a The Time of my Life e She’s Like the Wind, con obiettivo rischio di botto data l’enfasi di alcuni passaggi.

Poi ieri sera è finalmenimages (1)te arrivato il momento ed eccoli lì sul palco con i vestiti anni ’60 a scatenarsi nei balli proibiti che tanto avrei voluto saper fare anche io. Abbiamo tutti mosso i piedi sotto le sedie e tutti canticchiato i motivi che conoscevamo.

Non ho amato la recitazione né il modo in cui è stata proposta Baby la quale è si una ragazzina ingenua, ma ha anche un carisma che nella proposta del musical è completamente assente non si capisce se per esigenze di copione o carenze dell’attrice. Ci siamo chieste fino alla fine se fosse almeno una ballerina professionista, ma pare di no. Qualche punto interrogativo lo solleva. Questo non vale invece per il resto del cast che si difende e ha doti particolari a seconda del ruolo. Chi canore, chi da ballerino. Ecco, il corpo di ballo… bello, davvero bello! Tutti bravi, tutti sorridenti, tutti ben calati nel ruolo. Soprattutto l’interprete di Johnny, Gabrio Gentilini, a cui è andato un quarto d’ora di applausi quando ha mostrato parzialmente le “retro grazie” per la gioia delle signore e buona pace dei signori. Anche l’interprete di Penny assolutamente notevole per capacità e bellezza.

Nel complesso è uno spettacolo piacevole e da vedere, che lascia la voglia di innamorarsi e soprattutto scatenarsi. Magari con qualche lezione privata di Johnny!

 

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